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Vesuvio con spruzzatina di neve… ad Aprile

Vedere il Vesuvio con il cono ricoperto dalla neve non è certo una novità. Dopo una nottata di maltempo, nelle fredde mattine di Gennaio il vento, che spazza via le nuvole che avvolgono il Vesuvio come una sciarpa, svela all’intero golfo la pittoresca immagine del cratere imbiancato.

Alcuni giorni fa, durante la fredda Pasqua 2012, al mattino il cono era completamente bianco, ad Aprile(!).
Qualche ora dopo è stata scattata questa foto da via Console Cesario.

Vesuvio

Vesuvio

La neve, sotto i caldi raggi di una bella giornata di sole ha cominciato a sciogliersi… ma una spruzzatina di bianco è ancora visibile sulla cima.

In foto il panorama che si può ammirare passeggiando per via Console Cesario, subito dopo aver lasciato Piazza del Plebiscito.
Continuando la passeggiata, si raggiunge il Lungomare, prima con via Nazario Sauro, poi Via Partenope col Castel dell’Ovo ed infine la nota via Caracciolo che porta fino a Mergellina.
E’ un percorso classico che si può consigliare a tutti i turisti.

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Informazioni turistiche

La meteorologia napoletana

Ultimo giorno di questo pazzo marzo. Le prime rondini annunciano una Primavera che quest’anno tarda a venire anche nella città del sole. Sembra che la pioggia ormai sia più consueta del cielo azzurro che da sempre fa da sfondo a Partenope. La meteoropatia è una componente dell’anima di molti napoletani, forse perché le belle giornate sono sempre state la scenografia più frequente a Napoli, tanto che perfino in poesia e nell’antica saggezza popolare giorni piovosi e bizzarri lasciano il segno.

Come in questo proverbio: ‘o friddo nasce, pasce e more.
A Napoli in genere il freddo intenso dura poco, per cui è come se in soli tre giorni nascesse, crescesse e morisse.

O anche nel più caretteristico: quanno ‘o Vesuvio tene ‘cappa, si nun chiove ogge, dimane nun scappa.
Vale a dire quando le nuvole si addensano intorno alla cima del Vesuvio è quasi sicuro che se non in serata, l’indomani piova.

E ancora: si marzo ‘ngrogna, te fa zumpà’ l’ogne.
Cioè se a marzo fa freddo ti fa perfino saltare le unghie.

E per sorridere:
L’acqua sta ‘nterra
per indicare che la pioggia è in arrivo.

La lista sarebbe lunga ad indicare quanto l’attenzione meteorologica sia un fatto serio per l’antico popolo napoletano, spesso impegnato nella cura dei frutti della terra.
Concludo riportando i versi celebri del più meteoropatico dei poeti napoletani: Salvatore di Giacomo, con la sua

Marzo

Marzo: nu poco chiove
e n’ato ppoco stracqua
torna a chiovere, schiove,
ride ‘o sole cu ll’acqua.

Mo nu cielo celeste,
mo n’aria cupa e nera,
mo d’’o vierno ‘e tempesta,
mo n’aria ‘e Primmavera.

N’ auciello freddigliuso
aspetta ch’esce ‘o sole,
ncopp’’o tturreno nfuso
suspireno ‘e vviole.

Catarì!…Che buo’ cchiù?
Ntiénneme, core mio!
Marzo, tu ‘o ssaie, si’ tu,
e st’ auciello songo io.

Per approfondire:

Vesuvio con la neve

Questo freddo febbraio 2009 ha visto dopo tanti anni la neve a Napoli. Soffici fiocchi bianchi si sono depositati, anche se per poco tempo, lungo le vie del centro e del lungomare.
Anche il Vesuvio, come ogni inverno, ha fatto da cornice al Golfo infreddolito con il suo tipico cappuccio bianco invernale.

Ecco una bella foto scattata da Davide, figlio di donna Elisabetta (l’autrice di alcune ricette sul nostro blog):

Vesuvio con la neve

Vesuvio con la neve (fotografato dal "Rione alto")