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Offerte Pasqua 2012 a Napoli

Nel periodo pasquale molte strutture ricettive della città offrono pacchetti promozionali di vario tipo per consentire ai turisti di usufruire della città nel miglior dei modi. Quest’anno la concomitanza con l’America’s Cup rende ancora più variegate le offerte degli albergatori.

Per avere una panoramica completa delle strutture ricettive e delle offerte:

Offerte,  promozioni e pacchetti:

 

Pasqua 2010 a Sorrento

La pasqua sorrentina è caratterizzata dal profondo misticismo delle Processioni del Venerdì Santo, così come tutti i riti della settimana della Passione di Cristo. Bisogna trovarsi in Costiera per avvertire la partecipazione con cui le popolazioni locali preparano la Settimana Santa nella Penisola Sorrentina.

Come in tutta la Campania, i riti pasquali sono accompagnati dai menu della settimana santa.
I profumi delle pastiere, il sapore dei casatielli dolci e salati scandiscono le giornate della Settimana Santa.

Ideale dunque trascorrere alcuni giorni in Costiera per immergersi in questa atmosfera sospesa tra il mistico e la tradizione. La primavera, poi, favorisce anche le gite sui favolosi Monti Lattari, dove scoprire la ricchezza enogastronomica di tutta la zona.

Per maggiori informazioni:

Il casatiello

Fetta di casatiello

Fetta di casatiello rustico

Uno dei simboli della cucina di Pasqua in Campania è senza dubbio il casatiello.

Esso ha la forma di una ciambella, può essere dolce o salato (rustico), ed è caratterizzato esteticamente da uova crude con il loro guscio che si mettono a mò di decorazione sopra l’impasto prima di essere infornato. Le uova vengono fissate alla ciambella da due striscioline di pasta incrociate.

Il casatiello rustico altro non è che il tortano napoletano imbottito decorato con le uova crude così come spiegato sopra.
Spesso invece di fare un tortano imbottito, si può preparare un tortano semplice con sugna, parmigiano e romano e decorarlo sempre con le uova.

Per il casatiello dolce, invece, si fa un impasto simile a quello delle brioche (uova, farina, latte, burro o strutto, zucchero),  impiegando gli ingrediendi in fasi diverse, in quanto la lievitazione dura molte ore.

Per approfondire:

Pasqua in costiera amalfitana

Costiera amalfitana

Costiera amalfitana

Le vacanze di Pasqua in Costiera Amalfitana sono ormai un classico del turismo campano. Località come Amalfi, Positano, Praiano, Ravello si riempiono di visitatori italiani e stranieri, aprendo così la stagione turistica.

Il visitatore potrà partecipare ai riti della Settimana Santa, conoscendo le tradizioni della Costa d’Amalfi. Soprattutto nella vicina Penisola Sorrentina potrá assistere alle coinvolgenti processioni del venerdì santo. Il clima mite primaverile inoltre consentirà di fare escursioni in barca, passeggiate nei borghi costieri e godere dei primi bagni di sole. Inoltre sarà possibile esplorare i sentieri dei Monti Lattari che offrono viste mozzafiato sul mare.

Albergatori ed operatori turistici attirano i visitatori di Pasqua con promozioni, pacchetti viaggi ed offerte speciali per brevi vacanze in hotels, bed and breakfast e case vacanze. Per conoscere queste offerte:

La cucina e le ricette di pasqua

La Settimana Santa napoletana è scandita da una serie di eventi religiosi legati ai riti ed alla liturgia della Pasqua, pressappoco come in tutta Italia: si parte dai rametti d’ulivo della Domenica delle Palme, seguono poi lo struscio ed i sepolcri al giovedì, le processioni del venerdì, fino allo sciogliersi della Gloria (il suono di campane che annuncia la Resurrezione) alla Domenica di Pasqua.

Nel Golfo di Napoli inoltre, chi è ancora legato alla tradizione, accompagna la settimana santa anche con una serie di riti gastronomici che scandiscono il ritmo delle giornate, fino alla preparazione del menù pasquale ed alla gita della pasquetta.

Riporto di qui di seguito la tradizione nella mia famiglia.

  • Mercoledì: preparazione dei taralli di Pasqua (ciambelle dolci fatte con uova, zucchero, farina e scorza di limone)
  • Giovedì: preparazione della pastiera.
    Il menù della cena prevede spaghetti con le vongole o frutti di mare (o zuppa con i frutti di mare) e per secondo  ricotta salata, uova sode, carciofi bolliti intinti nell’olio.
  • Venerdì: rigorosamente bisognerebbe digiunare, ma noi abbiamo sempre mangiato leggero, tipo verdure, un pò di pasta o un pò di pesce in bianco.
  • Sabato: è il giorno della preparazione del Casatiello, la celebre torta salata ripiena di uova, formaggio e salumi (per me è il punto più alto della gastronomia pasquale 🙂 ). Il casatiello lo mangiamo poi in serata con carne alla pizzaiola o frattaglie in umido. In genere se ne fanno due, il secondo si mangia il lunedì.
  • Domenica: il menù pasquale prevede minestra con brodo di gallina, agnello stufato con uova e piselli, carciofi bolliti, fritto misto (ricotta fritta, carciofi fritti) e la famosa fellata (affettato misto di salami, dove non deve mancare la soppressata ed il capocollo)
  • Lunedì: giorno dedicato alla gita fuori casa dove si mangia il casatiello (ancora più buono dopo un paio di giorni) oppure se si resta casa si fa un menu simile a quello della domenica con le rimanenze del giorno prima, variando il primo piatto.

Sarebbe bello conoscere anche la “tradizione gastronomica pasquale” di chi legge, non solo in Campania, ma anche nella altre regioni d’Italia; vi invito a scriverle qui sotto nei commenti.

Offerte Pasqua 2009 a Napoli

Le vacanze di Pasqua sono un periodo ideale per visitare Napoli e scoprire tutti i tesori e le bellezze di questa città d’arte.

Molti alberghi e bed and breakfast offrono in questo periodo promozioni e pacchetti su misura per una visita di due-tre giorni, spesso con escursioni e visite guidate incluse. Inoltre per chi effettua soggiorni brevi di almeno tre giorni c’è anche possibilità di affittare appartamenti e godere così di tutte le comodità, come una cucina propria per prepare il pranzo pasquale.

Per avere una panoramica completa delle strutture ricettive e delle offerte:

Offerte,  promozioni e pacchetti:

I sepolcri e lo struscio

Come è noto al Giovedì Santo la tradizione pasquale e la liturgia della Settimana Santa prevede che i fedeli vadano a visitare i sepolcri nelle chiese, che, secondo un’antica tradizione, devono essere almeno tre e sempre in numero dispari.

Questo rito viene comunemente indicato come il “giro dei sepolcri”, ma a Napoli (e a quanto pare in buona parte del Campania) si usa anche il termine struscio.

Una delle spiegazioni più plausibili che ho trovato circa l’origine del termine risale addirittura ad un bando del Settecento, quando a Napoli durante la settimana santa fu imposto (così come era già tradizione in Spagna) il divieto di circolare con cavalli e carri, divieto confinato successivamente poi alla sola via Toledo. I fedeli, che in gran numero osservavano il rito dei sepolcri, erano quindi costretti a circolare a piedi lungo la principale arteria cittadina. Visto il gran numero di persone, il passeggio era lento e si procedeva quindi strusciando (strisciando) i piedi lentamente sul selciato ed anche le stoffe ancora rigide dei vestiti nuovi indossati per l’occasione, strusciavano tra di loro producendo un suono sommesso.

La leggenda della pastiera

Pastiera

Pastiera

Regina della pasticceria campana, simbolo della Pasqua napoletana, la pastiera da sempre  accompagna la Settimana Santa in Campania con i suoi intensi profumi e l’inconfondibile aroma.

Di origine antichissima, risalirebbe ai culti pagani che celebravano l’arrivo della primavera, la pastiera ha legato il suo mito addirittura alla leggenda di Partenope e della fondazione di Napoli. La sirena, con la sua voce melodiosa e dolcissima aveva incantato gli abitanti del Golfo di Napoli, i quali, per ringraziarla, le portarono sette doni, ognuno dei quali con un preciso significato simbolico: la farina, la ricotta, le uova, il grano cotto nel latte, i fiori di arancio, le spezie e lo zucchero. La sirena Partenope gradì i doni e li raccolse per portarli alle sua dimora al cospetto degli dei, i quali combinarono in modo divino gli ingredienti, trasformandoli così nella pastiera, una delizia più dolce e soave del canto della stessa Partenope.

Per approfondire:

Pasqua a Procida

Tracorrere la Pasqua a Procida è sicuramente un’esperienza affascinante e coinvolgente, soprattutto per l’intenso misticismo della Settimana Santa di Procida.
Le processioni del Giovedì e del Venerdì Santo sono antichissime e molto sentite dalla popolazione, che vi partecipa in massa.
Non solo la tradizione, ma anche la natura è un’attrazione: il tepore primaverile permette di prendere la prima tintarella sulle belle spiagge vulcaniche dell’isola e magari osare anche qualche nuotata in mare. Inoltre si possono provare le specialità di mare del Golfo di Napoli, ad esempio sedendo fra le barche di pescatori giù alla Marina di Corricella.

Per approfondire:

Informazioni turistiche:

Offerte Pasqua 2009 a Sorrento

Momento ideale per scegliere una vacanza di Pasqua a Sorrento o in Penisola Sorrentina, perchè molti albergatori propongono last minute, offerte speciali e pacchetti viaggio davvero interessanti.

Si possono trovare offerte per le vacanze di Pasqua in case vacanze, appartamenti, ville, alberghi e bed and breakfast.

Per cercare le offerte:

Una vacanza in Penisola Sorrentina a Pasqua offre molte possibilità al turista: dal misticismo delle processioni ai percorsi enogastronomici dei piatti della tradizione pasquale. Per maggiori informazioni:

La battaglia tra il Carnevale e la Quaresima

La parola carnevale, come tutti sanno, viene dal latino carnem levare (togliere la carne) perchè proprio il martedì, detto “grasso”, è l’ultimo giorno in cui è possibile mangiare carne prima che inizi il lungo periodo “di magro” della Quaresima (i quaranta giorni che precedono la santa Pasqua).

Nel passato la quaresima portò ad elaborare una cucina di magro particolarmente fantasiosa e saporita, perchè essendo proibite le carni e tutti i condimenti derivati dai grassi animali, bisognava pur ingegnarsi in qualche modo per dare sapore ai cibi. Nacquero in questo modo tanti piatti della nostra cucina tradizionale che sono oggi i pilastri della dieta mediterranea.

Per rendere più efficace il messaggio e l’obbligo della quaresima, nel medioevo si era soliti rappresentare allegoricamente  la battaglia tra il Carnevale e la Quaresima, dove il Carnevale era rappresentato da una persona paffuta, gioiosa seguita da una schiera di prosciutti, lardi, salami, mentre la Quaresima da un personaggio smunto, magro, pallido, seguito da sardine, pesci e baccalà. I due combattevano strenuamente, anche se alla fine vinceva sempre la quaresima imponendo per quaranta giorni le sue proibizioni.

Famoso è il  quadro del pittore fiammingo Pieter Bruegel, “La battaglia tra il Carnevale e la Quaresima”, che rappresenta la citata allegoria e che può essere ammirato su questa pagina:
http://en.wikipedia.org/wiki/The_Fight_Between_Carnival_and_Lent


Per approfondimenti:

Carnevale nei proverbi

Carnevale addò te truove,  Natale e Pasca a’ casa toia.

(Carnevale dove ti trovi, Natale e Pasqua a casa tua)

Chi di noi non si è trovato in prossimita delle feste a dover decidere dove e come trascorrerle? Ebbene, l’antica saggezza popolare napoletana suggerisce che Carnevale si possa trascorrere dove si vuole, magari in compagnia di amici, mentre Natale e Pasqua sono preferibilmente feste da vivere in famiglia.

Pasqua a Sorrento 2009 – La Pasqua in penisola sorrentina

Come ogni anno, anche la Pasqua 2009 a Sorrento sarà caratterizzata da tante manifestazioni, eventi ed iniziative locali. Si pensi alle processioni del Venerdì Santo e a tutti gli altri appuntamenti della Settimana Santa in Penisola Sorrentina.

Inoltre le specialità gastronomiche della Penisola Sorrentina e la cucina napoletana offrono nel periodo pasquale una ricca serie di menu e piatti tradizionali, come il casatiello dolce, il tortano salato e la pastiera, vere delizie dei palati!

Una vacanza a Sorrento a Pasqua offre molte possibilità al turista: il misticismo delle processioni degli incappucciati, la scoperta dei piatti della tradizione, la visita ai musei archeologici del Golfo di Napoli ed agli scavi della vicina Pompei, le bellezze naturalistiche delle isole del golfo e della costa.
Inoltre tutto il periodo pasquale, con il suo clima finalmente primaverile si presta ottimamente per passeggiate nelle stradine dei borghi sorrentini e dei Monti Lattari, dove le botteghe artigiane ed i tanti negozietti sapranno attirare l’attenzione e la curiosità dei visitatori. E se la temperatura sale quel tantino che basta sarà possibile prendere anche la prima tintarella in spiaggia, se non azzardare il primo bagno!

Per maggiori informazioni:

Processioni del Venerdì Santo a Sorrento

Le Processioni del Venerdì Santo in Penisola Sorrentina sono un appuntamento di grande intensità e suggestione nel panorama dei riti pasquali in Campania.
Insieme alle celebrazioni della Settimana Santa di Procida, le processioni che si svolgono in penisola presentano tanto al visitatore esterno, quanto al fedele un insieme di elementi eterogenei, che fondono intensa devozione religiosa, tradizione secolare e folklore locale in riti di origine antica.

Sono almeno una ventina le processioni che si svolgono in penisola sorrentina, tra la notte del giovedì e del venerdì , ognuna organizzata da una diversa confraternita. Queste si svolgono nei diversi comuni sorrentini, attraversando molte delle più note strade della penisola: chi si trova in quei posti durante la settimana santa non potrà non notare i cortei che si svolgono a Massa Lubrense o a Piano di Sorrento, Sant’Agnello o Meta di Sorrento.

Le più note sono comunque le due che si svolgono a Sorrento, ossia la processione dell’Addolorata organizzata dalla Venerabile Arciconfraternita di Santa Monica e la processione del Cristo Morto organizzata dalla Venerabile Arciconfraternita della Morte.

La processione dell’Addolorata, detta anche della “Visita ai Sepolcri“, si svolge a Sorrento nel cuore della notte tra il il Giovedì ed il Venerdi Santo (il rientro in chiesa avviene sempre tra le cinque e le sei del mattino).
I confratelli sono vestiti con un saio bianco (“processione bianca“) col capo ed il viso coperti da un cappuccio. Nella processione vengono portati la statua della Madonna Addolorata ed i simboli del martirio di Gesù.

La processione del Cristo Morto si svolge a Sorrento la sera del Venerdì Santo ed è una delle processioni più antiche d’Italia.
La processione rievoca il trasporto del Cristo Morto, rappresentato da una splendida statua lignea portata in corteo.
I partecipanti indossano un saio nero (“processione nera“) ed hanno sempre il volto nascosto da un cappuccio.