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La spiaggia di Meta di Sorrento

Feci questa foto oltre un decennio fa, usando una compattina a pellicola. La passai poi sul PC sette-otto anni fa, usando un vecchio scanner con porta SCSI.
L’ho rivista qualche giorno fa mentre catalogavo le ultime foto scaricate dalla mia attuale reflex digitale da 12 Megapixel.

Ed ora, mentre rileggo il testo di questo post, parole come rullino, pellicola, SCSI mi suonano strane, come appartenenti ad un’altra epoca, ad un altro secolo… appunto!

Barche sulla spiaggia di Meta di Sorrento

Barche sulla spiaggia di Meta di Sorrento

Sorrento

Sorrento

C’è una bellezza in certi luoghi del nostro paese che sembra irreale, sovrannaturale, fissa nel tempo.
Si tratta di luoghi magici, dove la natura è uno scenario perfetto per sognare, rilassarsi, trarre ispirazione.
Sorrento è uno di questi luoghi. Da sempre artisti e poeti ne hanno subito il fascino, testimoniando nelle loro opere le suggestioni che ne avevano ricevuto. Ho fatto qualche ricerca e ho scoperto che per esempio tanti versi antichi e moderni sono stati dedicati alla città di Sorrento che diede i natali all’inquieto poeta Torquato Tasso.
Anche io ho sempre subito il fascino di questo luogo, ogni volta in modo diverso. Ho perfino, tempo fa, trascorso il primo giorno dell’anno in una Sorrento insolita, deserta, fredda e nebbiosa, ma pur sempre bella.
Ero con un gruppo di amici incappucciati e assonnati. La foto scattata quel giorno non è la stessa che ho messo qui. Ma il luogo, lo scorcio è lo stesso. Per rendere l’idea, poi ho invecchiato un po’ la foto.
Ecco, questa old Sorrento è la Sorrento nei miei ricordi.

Sorrento

Sorrento

Krupp e la cultura tedesca a Capri

Continua a Capri la rassegna dedicata a Friedrich Alfred Krupp, il magnate tedesco innamorato dell’isola dove era solito trascorrere i mesi invernali.

La rassegna si concluderà il 30 aprile 2009.

Ecco i prossimi eventi:

Marzo 2009 – Conferenza “L’ingegno di Emilio Mayer”
Intitolazione slargo Centro Artigianato all’Ing. Emilio Mayer

3 aprile 2009 – ore 10.30
Conferenza : “Gli abitanti del mare da Krupp ad oggi “ per le scuole
a cura della Stazione Zoologica di Napoli
Centro Congressi Capri

4-25 aprile 2009
Mostra e conferenza “Scienziati tedeschi a Capri tra fine ‘800 ed inizio ‘900”
Sale del Centro Caprense I.Cerio

30 aprile 2009
ore 10.00 – Cerimonia di chiusura eventi
Scoprimento della lapide in memoria di A.F. Krupp
Atrio del Palazzo Municipale
ore 11,30 – Lancio nello specchio d’acqua prospiciente via Krupp, nella baia di Marina Piccola di una corona a ricordo di A.F. Krupp e dei protagonisti della cultura tedesca a Capri.

Isolotti della Gaiola

E’ stata una vera sorpresa visitare gli isolotti della Gaiola, poco conosciuti ma bellissimi che possono essere ammirati da Capo di Posillipo a Napoli.

Ecco una delle foto che ho scattato:

Isolotti della Gaiola. Posillipo, Napoli

Isolotti della Gaiola. Posillipo, Napoli

Ed ecco una vista dall’alto del posto attraverso le mappe satellitari di google:

Immagine dal satellite (google maps)

La leggenda di Positano e della Madonna Assunta

La chiesa di Santa Maria Assunta

La chiesa di Santa Maria Assunta

Il nome Positano ha un’origine affascinante legata alla leggenda della Madonna Assunta.

Si narra che nel medioevo un veliero che navigava lungo la costa si fosse fermato a causa di una improvvisa bonaccia proprio di fronte alla spiaggia di Positano. I marinai tentarono con tutta la loro esperienza di far ripartire la nave, ma i loro sforzi risultarono vani a causa della mancanza di vento. A quel punto udirono una voce proveniente  da un’icona bizantina della Madonna Assunta che trasportavano a bordo e che diceva “posa, posa, posa,…”, cioè fermati in quel posto (da cui il nome) . Il capitano interpretò il miracolo come la manifestazione della volontà della Madonna di restare in quelle terre ed ordinò ai suoi uomini di fermarsi; subito dopo il vento tornò a soffiare e così poterono dirigersi verso la spiaggia di Positano. Lí consegnarono l’icona ai Positanesi, che accolsero il dono con grande gioia edificando una chiesa nei pressi della spiaggia, nel punto in cui l’icona della Madonna Assunta si era prodigiosamente spostata da sola nel cuore della notte.

A questi link trovate la storia completa ed altre informazioni sulla chiesa:

Prosegue il restauro della “Borbonica sotterranea”

Nell’Ottocento i Borboni fecero costruire una galleria sotterranea collegante Piazza del Plebiscito con la zona di Chiaia, per essere usata sia come via di fuga verso il mare dei Re residenti a Palazzo Reale sia per consentire un rapido accesso dei militari in difesa della residenza reale.
Nel Novencento il tunnel fu abbandonato, per essere poi usato soltanto come rifugio antiaereo nel corso della seconda guerra mondiale o deposito di auto nella seconda metà del secolo.

Nel marzo 2005 un gruppo di speleologi guidato dal Dr. Geol. Gianluca Minin, che è impegnato da diversi anni in attività di verifiche statiche e lavori di messa in sicurezza delle cavità presenti nel sottosuolo di Napoli, entrò nel Tunnel Borbonico per realizzare alcuni rilievi; il Tunnel si presentava all’epoca in uno stato di totale degrado ed abbandono, invaso da centinaia di metri cubi di detriti e rifiuti legati ai lavori di scavo del LTR e a sversamenti abusivi. I rilievi consentirono di ammirare la bellezza di un’opera civile da anni dimenticata e portarono, al contempo, alla scoperta di diverse cavità non censite ubicate in aree limitrofe al Tunnel migliorando la conoscenza del sottosuolo dell’area di Monte Echia.

Il dottor Minin ideava così il progetto “Borbonica Sotterranea”: a partire da quel periodo il gruppo di speleologi ha contribuito a migliorare lo stato del Tunnel ripulendo numerosi ambienti ed illuminandolo fino a consentire una facile e gradevole passeggiata. Interventi specifici sono stati dedicati al rifacimento delle mura borboniche,  al recupero di alcune auto d’epoca ritrovate nelle cave ed all’illuminazione scenografica delle gallerie scavate nel tufo.

I lavori proseguono e si conta di aprire al pubblico quanto prima la “Borbonica sotterranea” .

Di seguito un video della Raitre regionale dedicato all’argomento:

Altre informazioni utili:

I Monti Lattari

Monti lattari visti da Santa Lucia, Napoli

I Monti Lattari sono ben noti a tutti gli abitanti del Golfo di Napoli perchè completano, insieme alla sagoma del Vesuvio ed al profilo delle isole, la famosa scenografia della baia.

Ma sono ben noti, anche perchè meta di numerose scampagnate del fine settimana. Nei vari borghi nascosti fra le montagne è infatti possibile gustare le specialità locali, prima fra tutte quelle casearie, come il  nome  Lattari lascia ben intendere: proprio fra questi monti hanno origine la mozzarella di Agerola ed il provolone del Monaco DOP.

Maggiori informazioni ed approfondimenti: